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Il periodo che stiamo attraversando è complesso sotto ogni punto di vista e risponde a un imperativo: #iorestoacasa. L’emergenza sanitaria trasforma le nostre case in rifugi, uffici, asili e luoghi di ritrovo forzato.
È una situazione inconsueta, in cui la convivenza forzata fa sì che i tempi si dilatino e gli equilibri diventino precari. Come organizzare allora il tempo libero? Come gestire le – comprensibili – ansie e gli spazi domestici?

In una società fondata sul consumo, sul movimento e sulla produttività, ci viene chiesto lo sforzo di fermarci e cambiare il nostro stile di vita. Per un adulto è quanto di più difficile possa esserci, soprattutto per la repentinità del cambiamento richiesto: non si tratta di smettere di fumare gradualmente, bensì di modificare la quotidianità e le abitudini (anche quelle cattive). A questo, bisogna aggiungere la mancanza di un fattore fondamentale: la motivazione. Le persone sono scarsamente motivate ad affrontare un cambiamento così radicale, spesso non ne percepiscono la necessità a livello personale e sono, per questo motivo, più restie a farlo.
In alcune famiglie, la convivenza forzata per tempi così prolungati può diventare difficile: come gestire gli spazi? Come organizzare le incombenze domestiche o la gestione dei figli?
Nelle famiglie sane, questa fase può diventare una preziosa occasione di condivisione, da sfruttare per trascorrere insieme più tempo e riscoprirsi a vicenda. Nelle famiglie disfunzionali è necessario stabilire delle regole e dividere i compiti in maniera precisa.

È importante rassicurare i bambini, spiegare loro cosa sta succedendo e cercare di rispettare le consuete abitudini, come l’ora della sveglia o dei pasti e i compiti a casa. Per impegnare al meglio il tempo libero, possiamo proporre loro delle attività manuali per stuzzicare la loro curiosità e creatività: dalla cucina al disegno, dalla caccia al tesoro all’interpretazione di fiabe utilizzando magari il vestito di mamma o papà. La rinuncia alle attività all’aria aperta non deve dissuadere i genitori dal condividere tempo con i bambini, ma può anzi essere vista come una sfida a escogitare nuovi giochi di fantasia oppure misurarsi con i loro videogiochi.

I ragazzi e i giovani possono approfittare di queste giornate per studiare con più serenità e minore affanno, ma anche per leggere quel libro rimasto per troppo tempo sul comodino, tenere un diario in cui appuntare le sensazioni e le speranze avvertite in queste giornate, recuperare film e serie tv, dare spazio alla creatività e usare in maniera più consapevole i social network. Da Whatsapp a Skype, da Instagram alle vecchie e care telefonate, è questo il momento per scoprire e riscoprire la vicinanza e la condivisione in ogni sua forma: non più un atto quasi meccanico e scontato, ma un gesto ricercato e volto ad avvicinarci – metaforicamente, s’intende – ai nostri cari e amici lontani. Che siano poche centinaia di metri oppure chilometri, siamo tutti chiamati a colmare le distanze con atti di gentilezza, brevi telefonate di rassicurazione, chiassosi video che siano preludio del ricongiungimento.

Approfittiamo poi dei brevi momenti da trascorrere all’aria aperta, che sia una passeggiata con il cane oppure una rapida spesa nel supermercato vicino casa.
Ricordiamo di rassicurare anche gli anziani, siano essi i nostri parenti oppure i vicini di casa.
Riscopriamo la premura e la gentilezza e riappropriamoci di tempi che siano davvero nostri e riempiamoli di contenuti.
Proviamo nuove ricette, riordiniamo l’armadio in attesa del cambio di stagione, dedichiamoci al bricolage, riscopriamo la meditazione, oppure approfittiamo del contributo dell’innovazione nell’emergenza.
Alcuni musei, quali il Museo Egizio di Torino, la collezione Peggy Guggenheim di Venezia, i Musei Vaticani di Roma, la Pinacoteca di Brera e la Galleria degli Uffizi offrono la possibilità di visitare virtualmente le proprie collezioni. Il Circolo dei Lettori di Torino sta diffondendo, attraverso i propri canali social, materiale di approfondimento e di gioco letterario. Sulla pagina SoundCloud di Casa delle Storie sono disponibili le Fiabe senza corona realizzate dal Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia dedicate ai più piccoli, mentre RaiPlay è ora fruibile senza obbligo di registrazione.

In alternativa, possiamo decidere di concedere a noi stessi un lusso quasi caduto in disuso: la noia, che per Giacomo Leopardi era il più sublime dei sentimenti e non è debolezza, bensì pensiero creativo e pazienza.